Facile fare il Presidente,
tanti onori ed ossequi. Un riconoscimento da parte dei tuoi stessi Tablers di
capacità e “maturità”. Qualcosa che rappresenta l’apice di un percorso.
Così in parte lo vedi
quando ti si presenta la possibilità di ambire alla carica: finalmente il
“collare”.
Magari ci arrivi dopo
un anno da Vice ed uno da Iro. Sono passaggi quasi obbligati per capire alcune
dinamiche di Tavola, per sedimentare principi e valori, per conoscere e farti
conoscere.
Chi ti precede dice
che è una grande esperienza, che ti coinvolgerà, che sarà impegnativo ma ti
ripagherà ampiamente dello sforzo, e tu ti convinci al passo. Accetti la
candidatura prima e la nomina poi, e ti metti a pianificare con la squadra.
Cominci con
un’apertura che possa coinvolgere le Tavole vicine e lontane, gli amici soci ed
ex. Un fervere di preparativi, di accordi, di contatti. E poi comincia l’anno,
le uscite, le riunioni ordinarie, le cene di Tavola, le serate con relatore.
La realtà dopo qualche
mese è quella che si palesa: è impegno vero, una responsabilità ed un lavoro
costante. Quello più importante da fare coi propri Tablers, che vanno spronati
alla partecipazione e coinvolti. Non è semplice accontentare sempre tutti, si
cerca di mediare, si mescolano situazioni di maggior impegno e serietà con
altre più conviviali e “leggere”.
Ed è la parte più
gratificante quando tutto il gruppo risponde bene.
Fondamentale per la
riuscita dell’attività sociale è avere degli ottimi collaboratori-amici. Ed il
Segretario (grazie Marco) diventa il tuo migliore alleato nonché (nel mio caso)
il vero perno su cui ruotano spesso organizzazione ed operatività. Senza
dimenticare il peso e il sostegno di Vice, Past ed Iro che ti soccorrono nei
momenti più significativi dell’attività.
Poi viene il service
ed ecco il primo impegno dell’anno da condividere con tutta la tua Tavola in
maniera corale. La Colletta Alimentare è cosa di qualche settimana fa.
Tutti si rendono
disponibili ed io mi trovo a raccogliere e coordinare il lavoro del gruppo. Il
risultato è buono, prestiamo il nostro impegno in un piccolo supermercato e i
turni si susseguono agevolmente con buona organizzazione. Raggiungiamo un
risultato in linea con quello dell’anno precedente, siamo contenti e la R.O.
della sera è un’altra conferma della coesione del gruppo. Si parla, si stempera
la stanchezza della giornata, si scherza.
Il prossimo
appuntamento è qualcosa che mancava da qualche anno alla Rt29, e sarà un
momento significativo per fare gruppo e legare gli uni con gli altri dando
ulteriore malgama alla compagine. Viaggio di Tavola “oltre confine”, non tutti
riescono a partecipare per impegni pregressi e difficoltà ad assentarsi più
giorni, ma l’adesione è buona e soprattutto lo spirito di chi parte è quello
giusto. Sarà un fine settimana ricco di emozioni.
Ma questa è un’altra
storia che avremo modo di approfondire una volta rientrati, magari nel prossimo
editoriale a firma di un altro Tabler RT29 Rovereto!
Giulio Larcher
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