Normalmente quando si
parla di Service si aderisce ad una iniziativa nazionale, come ad esempio la
Colletta Alimentare, oppure si dona del tempo per le varie associazioni e Onlus
che nella nostra quotidianità ci chiedono una collaborazione o un aiuto.
E’ incredibile per me pensare cosa possa voler dire invece
un Service che dopo 40 anni è tutt’ora vivo, concreto, reale e di positivo
impatto nella realtà di oggi come nel mondo del futuro.
La scuola è il luogo
dove le donne e gli uomini del futuro iniziano ad apprendere cosa è il mondo,
come esserne parte, come relazionarsi ad esso e come farne parte la meglio dei
propri talenti e capacità. La scuola è un simbolo del presente che prepara al
futuro. La scuola è una delle basi e delle fondamenta della formazione di donne
e uomini come persone e cittadini.
Una scuola che non solo,
come su una targa ci ricorda, si chiama “Round Table”, ma che nella storia di
una comunità significa presenza di volti e persone che pur venendo da lontano
partecipano alla costruzione del futuro, concretamente mettendo mattoni, mura,
tetti, banchi, sedie, con il solo scopo di aderire a quello che è il fondamento
di un Club, “Adopt, Adapt, Improve”.
Vedere che dopo 40 anni,
dopo un evento successo prima ancora della mia nascita, ci sono bambini che
grazie a uomini che come me hanno aderito a degli ideali, ad un progetto non
solo di Club ma proprio di vita possono imparare a leggere, scrivere, far di
conto (come diceva mio nonno), possono crescere e formarsi in tutti gli aspetti
che contraddistinguono donne e uomini di domani, è per me una emozione ed un
orgoglio incredibile; essere a stretto contatto con persone che hanno vissuto
quel dramma e che oggi sono parte integrante di questa stessa comunità che ancor
oggi ricordano come dei giovani uomini sono arrivati da lontano solo per donare
impegno e tempo, oltre che a denaro,
solo per poter essere utili ad una comunità, ha fatto sì che oggi, dopo 40
anni, anche io, che vengo da lontano, possa essere parte viva di questa stessa
storia e di questa comunità, alla quale tutt'ora, a partire dalle più piccole
cose (come un contributo ai più piccoli per una gita a conoscere la vendemmia) posso
donare tempo ed energie per poter continuare e far crescere un “progetto” che
non riguarda solo mura, calcoli e disegni, ma la garanzia di poter dare ad una
comunità la possibilità di far gettare la basi di sapere e conoscenza a coloro
i quali saranno i depositari del progetto più grande che ogni uomo può sperare
che è il futuro. I nostri figli.
V.i.T.
Paolo Nardini
Presidente RT24 2017/2018