Redazione Artù News

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Supplemento alla Testata " Artù " periodico registrato presso il Tribunale di Bologna n.6390 del 12/01/1995

mercoledì 20 dicembre 2017

RT55: 20th ANNIVERSARY – RT 55 PINEROLO


Sabato 2 dicembre è stato un momento molto importante per la Tavola di Pinerolo, in cui abbiamo festeggiato 20 anni di attività associativa e di presenza sul territorio pinerolese.
È stata una serata molto emozionante e per questo motivo, difficile da descrivere a parole.

In una location storica di Pinerolo, quale è il Circolo Sociale in cui abbiamo cenato – fondato nei primi anni del 1800 – abbiamo condiviso momenti di festa ed allegria.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla partecipazione di numerose Tavole (14, per la precisione) e tanti tabler provenienti anche da lontano (Siena-Pontedera-Pisa-Ravenna, alcuni esempi).
La presenza di tutte queste persone è stata la testimonianza che la nostra Tavola, seppur situata “ai confini dell’impero”, come si dice, è una Tavola attiva e presente, e di questo dobbiamo esserne orgogliosi.

Io auspico che la serata del 20ennale sia stata un punto di partenza per la nostra Tavola, che abbia dato a tutti noi tabler di Pinerolo la spinta per incrementare e migliorare le attività della Tavola.

In questo breve articolo, voglio e mi fa piacere esprimere anche il mio punto di vista sull'evento: soggettivamente parlando, la preparazione di questa serata è stata molto impegnativa (come è giusto sia per questa tipologia di eventi) e l’ho vissuta a pieno, mettendoci tutto me stesso, perché il motore della Tavola è il Presidente, da qui non si scappa!
Preparare il 20ennale è stata una bella scommessa perché la Tavola di Pinerolo non è avvezza ad organizzare eventi di interesse nazionale e, soprattutto, per me questo è il secondo anno da tabler della RT 55, nonostante oggi io abbia il collare!
Visto com'è andata, direi che ho fatto bene a scommettere e, per la buona riuscita della serata, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato: Simone, Luca, Simone, Gian Mario, Fede e Gio, ed anche tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno fatto in modo che l’evento fosse un momento di festa!

Inoltre, ci tengo a fare un ringraziamento particolare ad un mio tabler, il quale quest’anno sta facendo un grande, anzi, enorme lavoro a livello nazionale, cercando di trasmettere e valorizzare gli scopi per cui noi tutti facciamo parte di questa associazione, la Round Table, ovverosia voglio ringraziare il nostro Presidente Nazionale, Massimo Salvai.
Non lo ringrazio perché mi ha aiutato ad organizzare il 20ennale, anche perché non l’ha fatto (non ha avuto tempo di farlo), lo ringrazio perché, portandomi in Round Table nel Settembre 2016, mi ha aiutato a crescere e mi ha trasmesso e fatto capire i valori della Round Table, e tutto ciò mi ha permesso di riuscire ad organizzare, con gli altri tabler, il 20ennale della Tavola di cui ne sono il Presidente.

Insomma, come avranno capito anche coloro che non sono riusciti a partecipare all’evento, questa serata è stata molto emozionante, in cui giovani lavoratori-professionisti-imprenditori si sono trovati a Pinerolo per festeggiare ed allacciare-consolidare amicizie con altri tabler.
Concludo questo articolo con un’affermazione, di un tabler di Pinerolo, che, dal mio punto di vista, è significativa e ben definisce l’evento:” ...È stata una bella serata, Ste…siamo riusciti a fare tanto con poco!”
Il significato di questa frase, che non è assolutamente una massima di qualche autore latino, ritengo debba fungere da guida per la nostra attività nella Round Table, cioè, tutti noi tabler possiamo fare cose importanti per l’associazione, senza, per forza, aver bisogno di chissà quali mezzi o strumenti a nostra disposizione.
VIT
Stefano Ostengo

Presidente RT 55 PINEROLO 2017/2018







lunedì 18 dicembre 2017

EN: ROUND TABLE COIN , La moneta più forte al mondo , con una sola moneta puoi acquistare un giro di bevute per tutti gli Amici

La moneta dell’amicizia, ha origine nell'esercito americano.
La storia più comune proviene dalla prima  guerra mondiale dove alcuni studenti  ricchi si unirono durante il loro anno scolastico per aiutare a combattere la guerra.
Un tenente coniò delle monete riportante il logo dell'unita e le ha consegnate poi come dono  alla sua squadra.
Un giovane pilota teneva sempre la sua moneta in una piccola borsa di pelle intorno al collo, probabilmente pensando che gli avrebbe portato fortuna nei suoi voli.  
Non fu  così, infatti  dopo poco tempo che aveva  ricevuto la sua moneta ,  il suo aereo  fu abbattuto e fu catturato dal nemico dove e spogliato di tutti i suoi beni , pero in tasca era riuscito a tenere la moneta .
Durante un bombardamento notturno del campo di prigionia nemico riuscì a scappare ed arrivare nei territori degli alleati .
Gli alleati lo scambiarono per un nemico e lo condannarono a morte, come ultimo tentativo per salvare la propria vita , fece vedere la moneta , dicendo che potevano verificare la sua identità presso il suo squadrone .
Un  generale alleato vedendo la moneta riconobbe il simbolo dello squadrone alleato  e decise di far ritardare l’esecuzione finché non avesse verificato chi fosse.
Fu cosi che grazie a quella moneta ebbe salva la vita,  gli alleati per scusarsi gli regalarono una bottiglia di vino .
Dopo aver fatto ritorno  in patria , la sua storia ispirò tutto il reggimento  a portare sempre con  loro le proprie  monete e per motivarli ad averle sempre in tasca  , regolarmente "si sfidavano" per tirare fuori la loro moneta e se  qualcuno non la  portava pagava un giro di bevute a gli altri . 

Nella Round Table  la moneta è approdata ARTSA 2006 quando alcuni tabler della RT 128 Bryanston, hanno cominciato a divulgarla all’evento  e fu subito un successo .
Negli anni successivi  alcune nazioni si sono ritrovate per   creare delle linee guida per il conio della  moneta in modo che chiunque  la creasse all’interno della Round Table  potesse seguire delle precise indicazione in modo tale da essere riconoscibile in tutto il mondo.
Da quel momento sempre più monete sono state fatte o che siano monete nazionali o personali ognuna riporta le specifiche caratteristiche (diametro di 4 cm , in un lato rondella nazionale , nell'altro lato la personalizzazione , lo you and me sui lati  ed il motto ADOPT, ADAPT, IMPROVE)

Le regole generali del gioco  sono molto semplici :  

1)      La moneta va sempre portata dietro :
2)      Quando un Tabler  chiama il gioco,   deve mettere la propria moneta sul tavolo , sempre reggendola con un dito, gli altri  devono tirarla fuori e metterla anche loro sul tavolo  reggendola con un dito . ( vedi foto ) 
a.      Se qualcuno se ne è scordato a casa ? deve acquistare un giro di bevute per tutti i partecipanti .
b.      Se invece tutti i partecipanti hanno la moneta, chi ha chiamato il gioco  deve pagare per tutti .
c.       Se si è in due può anche funzionare come  “ testa o croce “.

Uno speciale ringraziamento a Brian Winter Hansen dalla RT Danimarca  , che ha praticamente lanciato il gioco in mezzo mondo negli ultimi due anni , a cui devo l’onore di essere stato istruito al gioco durante il  CTM 2017 in Olanda e Martin Cameron della RT 1083 Turrif & Dristric della RTBI  per la ricerca storica del gioco della  moneta ed il sul bellissimo articolo pubblicato dalla Round Table  Iternational, che è stato di ispirazione per il mio.
Nel mio piccolo posso dire che la mia,  è la prima moneta Italiana …  e posso definirmi uno dei padri fondatori del Gioco in Italia.  
Vi darò un’anticipazione fra poco arriverà la seconda moneta italiana .

Buon Gioco della Moneta a Tutti! 

V.i.T.

Paolo Bartali
Editore Nazionale Round Table Italia 2017-2019





martedì 12 dicembre 2017

RT36: A VERONA SI PARLA D'AMORE


In preparazione di un anno che speriamo ci porti finalmente un inverno vero. Un inverno da freddo e neve in modo da sfogare le tensioni lavorative in qualche giorno in montagna al caldo con la compagnia giusta.

In quest’ottica lungimirante Verona ha voluto focalizzare la sua attenzione sul Calore sotto le coperte. Un fuoco che parte dell’Amore da tenere acceso e sul quale soffiare forte e con decisione.
Il vicepresidente Leonardo appoggiato da tutto il direttivo ha voluto invitare un personaggio diciamo così particolare.
Conosciuto durante il percorso di fidanzamento Leonardo ha mantenuto i rapporti e lo ha chiamato per far partecipe di considerazioni profonde ma viste in ottica rilassata e divertente.

Fiero del suo percorso formativo  sullo studio della coppia e della dimensione Uomo-Donna il Dr. Marco Scarmagnani (guai a chi lo chiama psicologo, va troppo fiero del suo non essere iscritto all’ordine di riferimento per il quale avrebbe tutti i titoli ) giornalista, formatore, mediatore e consulente familiare, questi i suoi ambito, ha acceso con un monologo diviso in 3 atti durante la cena.

Gli atti così divisi: 
1) Uomo-donna e loro differenze genetiche
2) Le dimensioni del rapporto d’amore nel nuovo millennio
3) Lettura di un racconto cavalleresco (pensato in ottica Round table) espressione di un visione dei rapporti umani che si poggia anche sulla letteratura di genere. In questo caso dei nostri antenati cavallieri di tavole rotonde

Il relatore ci ha parlato della vita quotidiana di ciò che ci accade ogni giorno nei nostri rapporti con l’altro sesso, spiegandoci che siamo diversi e perché lo siamo. Ha motivato dunque i singoli e le coppie a continuare a lavorare ad un rapporto che si costruisce giorno dopo giorno e al quale è bene donarsi prima che pretendere.

La serata è trascorsa in estrema convivialità e divertimento merito di un relatore in grande spolvero al ristorante Du Schei,  nuovo per la tavola, che ha saputo accoglierci bene e che potrebbe essere ancora annoverato nelle prossime serate per la sua sala interna e per le generose portate.
La serata ha riscosso successo sia tra i membri (10) della round table  presenti quasi tutti come sempre ben accompagnati e alcuni amici di tavola (2 coppie) segnale di un interesse generale per l’argomento.


Ci apprestiamo a raccogliere i frutti di queste serate e a sciogliere la neve che dovesse avvicinarsi ai nostri letti bollenti. Da buoni Veronesi abbiamo solo riscoperto la nostra vocazione ardimentosa.


( Serata di Tavola di Giovedì 9/11/2017 )

V.I.T. 
Leonardo Armani
RT 36 Verona  




giovedì 7 dicembre 2017

RT09 : Tra passato e futuro, al lavoro per fare la differenza


L'a.s. 2017-2018 è un anno speciale per la Round Table 9 di Trieste: è l'anno del Cinquantennale.
Con le celebrazioni di questo importante traguardo, tenutesi a Trieste il 14 ottobre scorso, abbiamo cercato, credo con un certo successo, di riunire la grande famiglia della Round Table attorno alla Nostra Tavola.
È stato davvero emozionante aver avuto l'occasione di organizzare a Trieste, in un'unica giornata, l'Assemblea del Comitato Nazionale, l'Assemblea dei Presidenti (di metà anno) e la Cena di Gala, con centotrenta partecipanti: un'esperienza di vita indimenticabile, che, con gli ostacoli e gli imprevisti che gli eventi di questa portata portano sempre con sé, ha rappresentato un'opportunità di crescita unica e irripetibile per tutti noi.


Dal punto di vista della partecipazione si è dimostrata vincente anche la scelta di costituire una joint venture con la Round Table di Udine e l'evento della Prosciuttata: un record per entrambe le Tavole!



E' stato indescrivibile poter vivere fianco a fianco con i tabler di tutt'Italia e anche dell'Austria questa piccola grande impresa, in cui, dai fondatori sino all'ultimo presidente, tutti ci hanno portato il loro messaggio, incitandoci, con parole che si sentiva venivano dal cuore, a dare il massimo e a fare la differenza, sempre.
Il giungere ad un traguardo così importante dà, infatti, l'opportunità ad ogni tabler, triestino e non, di accettare una grande sfida: raccogliere il testimone di quei cinquanta presidenti, le loro speranze, l'entusiasmo e i sogni irrealizzati, e darsi modo di esserne all'altezza, mettendocela tutta e contribuendo al raggiungimento dell'obiettivo, che è il bene della comunità in cui viviamo, fosse anche solo aiutando a fare un piccolo passo in avanti nel nostro lungo cammino.

Cammino cominciato mezzo secolo fa, che nel tempo ha visto il raggiungimento di obiettivi memorabili come la costruzione della Scuola “Round Table” ad Amaro, ricostruita dopo il terribile terremoto del 1976, di cui quest'anno le Tavole di Udine, Villaco e Trieste hanno congiuntamente celebrato il Quarantennale, il 30 settembre u.s., alla presenza del Sindaco e della cittadinanza tutta.














In quest'ottica, il 25 novembre u.s., la Tavola di Trieste si è mobilitata per la Colletta alimentare, riuscendo a raccogliere da sola oltre una tonnellata di cibo (1.280 kg)  per i più bisognosi: di questo memorabile risultato bisogna ringraziare la cittadinanza per la sua generosità, ma anche i tabler che si sono spesi anima e corpo per la buona riuscita dell'evento, che sono Mattia Assandri, Francesco Kosmina, Andrea Filipponi, Alessio Coslovi, Gian Luca Doria, Gabriele Rugo, Massimiliano Flego e Nicolò Solimano.







Per quanto riguarda, poi, i progetti di club per lo sviluppo dei rapporti con i tabler delle altre Tavole,  da una parte continuano, in un'ottica internazionale, i contatti per costituire la Euroregion “Alpe Adria” (un interclub europeo tra Tavole austriache, slovene ed italiane), mentre dall'altra, su base locale, la RT9 si sta impegnando nel tentativo di realizzare a Trieste un interclub unitario con le principali realtà associazionistiche cittadine, quali il Rotary, il Rotaract, il Lions, i Leo e il Club 41.
Da quest'anno, inoltre, verrà ripresa la tradizione del Pranzo degli auguri con la Tavola di Udine, che si terrà in una cantina nel Collio il 16 dicembre 2017.
Infine, nella seconda parte dell'anno la Round Table 9 di Trieste cercherà di coniugare passato e futuro, da una parte, puntando sul coinvolgimento di alcuni dei presidenti “storici”, in qualità di ospiti relatori delle conviviali ordinarie, e, dall'altra, sperimentando l'idea di raccogliere fondi attraverso un ciclo di degustazioni tematiche di vini, la cui organizzazione e scelta del tema sarà demandato, a turno, ad ogni singolo membro del direttivo affiancato da un ex socio frequentatore.
In altre parole, la Round Table del passato unita, nel fare, a quella del futuro, nella convinzione che lavorare fianco a fianco sia in fondo un'irrinunciabile opportunità per migliorare sempre.
Vostro in Tavola
                                                                                               Fabio Camillotti
                                                                              Presidente Round Table 9 di Trieste
                                                                                                a.s. 2017-2018



mercoledì 6 dicembre 2017

GMN: Un primo bilancio sulla gestione materiali


Ciao a tutti,

siamo ormai giunti a metà di questo intenso anno sociale ed è opportuno fare alcune prime analisi e un piccolo bilancio sull'andamento della gestione materiali.

Devo essere sincero, quando ho accettato ad inizio anno l’incarico che il Presidente mi voleva affidare “non ero convinto” fino in fondo. Quando infatti decido di intraprendere un percorso cerco di farlo mettendoci il massimo entusiasmo ed impegno. Questa proposta un po’ mi spaventava, avevo appena concluso un anno altrettanto coinvolgente e impegnativo da Presidente di Tavola.

Il Gestore Materiali Nazionale è un ruolo a mio parere fondamentale, i materiali infatti sono uno dei principali “strumenti” che permettono di veicolare all'esterno l’immagine e il pensiero del nostro club e fanno in modo che la gente ci conosca.

Così dopo qualche giorno di riflessione, probabilmente spinto anche dall'entusiasmo che la Round Table mi continua a trasmettere, ho deciso di non tirarmi indietro e ho accettato.

Il periodo estivo è stato particolarmente impegnativo, ho dedicato tanto tempo alla scelta e predisposizione dei materiali che dovevano andare a comporre il nuovo “catalogo 2017/2018”. In questa fase ho avuto la fortuna però di interfacciarmi con “validi consiglieri” come Paolo Bartali (past Gestore Materiali) e con i Gestori Materiali di Zona che mi sono stati vicino e continuano ad esserlo tuttora: Ivano Oprandi, Igor De Salvador, Riccardo Ligresti e Giacomo Massi che ringrazio.

Giunto ad oggi posso dire di essere particolarmente contento di come l’anno sociale sta procedendo e mi sento particolarmente coinvolto dalla mia attività. Quotidianamente ricevo svariate richieste di informazioni dai soci sui materiali a catalogo, gli ordini continuano ad arrivare e questo è sicuramente sintomo di interesse e segnale che siamo sulla giusta strada.

Ma non è finita qua…l’anno è ancora lungo e a breve arriveranno altre novità… restate sintonizzati!!!

V.i.t.
Martino Mercatali
Gestore Materiali Round Table Italia

Anno Sociale 2017/2018 



martedì 5 dicembre 2017

PZ2: XMAS in ROUND TABLE



Cari amici, Cari soci, è tempo di bilanci...

Di solito a Natale ed a fine anno siamo portati a interrogarci se abbiamo fatto bene in azienda, in famiglia e nella nostra vita sociale. Sarà complice la necessità di chiudere gli anni economici (fatturare per i veneti è uno dei verbi più usati, quasi “sacro”). Oppure di donare più tempo agli affetti familiari, che spesso sono privi – nostro malgrado – del nostro bene più prezioso: per l'appunto il tempo.

Le festività natalizie tendono ad ammantare tutto di gioia (e per fortuna!), ma soprattutto ci danno il tempo di riflettere, quindi ci provo a voce alta tra queste righe… con una punteggiatura “sregolata” e con un flusso di pensieri alla J. Joyce (wow!).

L’anno sociale in Zona è partito, come da consuetudine, con un esaltante Wine Festival. Non è un caso che apriamo ogni anno in concomitanza della vendemmia: la terra ci dà i suoi frutti ed il nuovo vino inizia ad avere vita. Noi siamo parte della natura, anche se spesso viviamo completamente slegati dai suoi ritmi.

Quando Facebook ci ha suggerito di modificare il nostro status da club service a food lover, non poteva ovviamente sapere (e non la capirà mai) che per noi italiani la terra e le tradizioni non sono un menù o un rating da dare su Trip Advisor o una carrellata di foto pro Instagram...

Le macchine di cosiddetta intelligenza artificiale, per fortuna (soprattutto se costruite dagli anglosassoni) non capiscono l’intimità dei nostri behaviour e siccome le tradizioni ci piacciono perché sono nella nostra cultura e nel nostro patrimonio, abbiamo rispettato l’apertura al castello di Avio di Rovereto (bene FAI), abbiamo venduto le mele della Val Di Non (spero non sbagliare zona igt) per l'associazione Eliodoro a Riva Del Garda, abbiamo assaporato la consistenza dello stringerci attorno al fuoco alla castagnata di Bolzano.

Per fortuna non viviamo scollegati del tutto dalla natura e non viviamo solo sui social...
Per questo abbiamo celebrato il compleanno di Mestre, di Trieste e della scuola di Amaro.
Abbiamo fatto l’assemblea nazionale di mid term a Trieste, per poi festeggiare a San Daniele con la Tavola di Udine.

Abbiamo rispettato le tradizioni della Gallinata a Padova e della Baccalata a Vicenza donando il nostro Tempo all’associazione perché… se non trovi il tempo di vederti, non ascolti davvero le idee dei soci nuovi che incontri, non capisci davvero perché mettono Tempo a fare quel service, non ascolti perché un socio ha fatto quell’investimento nella sua azienda e ci tiene a confidartelo…

Il Tempo e la Persona… rimettiamoli al centro. Questo è il mio augurio in fondo che voglio dare a Natale.

Abbiamo vissuto momenti di network professionale, cultura, innovazione e relazioni di tavola internazionali trovandoci con i Tabler Esteri, passando le nostre serate con giornalisti di spicco a Treviso, con manager del calcio a Udine, con professori ed esperti di blockchain e criptovalute a Bassano; abbiamo continuato a frequentarci con il FAI, siamo andati all’estero (Austria e Francia per l’euromeeting e viaggi di Tavola). E così via... su e giù da Merano a Trieste…

Ho messo due foto in questo articolo non particolarmente belle (io ero emozionato quindi confrontatevi sul vestito acceso della intervistatrice che è meglio o, meglio ancora, sui palloncini che compongono la parola grazie fatta dai bimbi), ma sono state scattate nella scuola Round Table di Amaro, dove non ero mai stato e dove i nostri piccoli amici che hanno seguito i nostri momenti celebrativi hanno retto la durata perché non vedevano l’ora di recitare per noi una fiaba da loro inventata sugli alberi della foresta che si aiutano l’un l’altro (per loro è naturale vivere e immaginare un contesto “naturale”).

Questi piccoli amici, che, per fortuna, non sanno cosa è stato il terremoto ma ci vedono come degli amici più grandi e ci legano alla loro quotidianità ed al loro futuro, mi sono tornati in mente qualche sera fa quando (“spintaneamente”) ho recitato in un musical che si rifaceva PeterPan  un pezzo della strofa da cantare di Bennato, “forse la ragione ti ha un po' preso la mano”.

E nel mettermi in gioco in quella parte ho pensato alla nostra associazione e l’invito di cuore che faccio a tutti Voi ed alle Vostre Famiglia per Natale e di essere meno razionali, più leggeri... di trovare il tempo per stare assieme... i pensieri veri non si passano né per WhatsApp né con un altro device...

Qualche giorno fa ai presidenti ed al comitato di questo anno e dell’anno prima scrivevo se siamo davvero certi di essere diversi dai Tabler di Marchesi del 1927? Loro volevano un mondo migliore dal punto di vista produttivo (il Commonwealth e l’impero britannico capivano che la Germania e gli USA stavano per esplodere di innovazioni tra brevetti, fordismo, Edison, Einstein, etc.). Però loro al centro ci volevano mettere le loro tradizioni, il ripudio della guerra, l’amicizia e la loro leadership futura... loro non potevano incontrarsi con facilità perché il boom di treni e aviazione era lontano e pure l’auto sarebbe arrivata dopo qualche lustro... Però si trovavano…

Noi siamo ancora in una fase di smarrimento, siamo usciti divisi da una crisi finanziaria diversa dal ‘29 e siamo succubi di una quarta rivoluzione industriale che è diversa dalla altre 3, ma se rimettiamo la persona al centro, ridiamo valore al tempo, alla famiglia e al prossimo, allora avremo chiaro che Uomini vogliamo essere da grandi, capiremo che il nostro Club è unico perché unisce attenzione al prossimo con relazioni culturali, sociali, professionali e internazionali… perché si richiama alla Persona.

La storia è Maestra. Questo inizio millennio più che mai.

Buon Natale Gentleman. Governate il cambiamento, non siate smarriti di fronte all’invasione dell’intelligenza artificiale, dell’avidità di fare subito e solo soldi in borsa o con le criptovalute, short sul petrolio o altre scommesse... Mettete al centro l'Uomo, perché manca poco a quando ci chiederanno di essere classe dirigente del Paese.


Seneca suggeriva di spogliarsi delle ricchezze e puntare alle virtù (lui era ricco e potente).

Oggi non è solo il denaro (assente o presente) a confonderci...

Buon Natale
Con affetto
Vostro in Tavola
Michele Nadai 


Presidente di zona II  Round Table Italia 2017/18





lunedì 4 dicembre 2017

VPN: Incontrare vecchi amici per la prima volta


Scrivo questo articolo con grandissima gioia, quest'anno è iniziato sotto i migliori auspici, con tantissimi eventi molto interessanti e partecipati.

Il mio focus, in questo articolo, sarà incentrato sulla riunione dei VicePresidenti svoltasi a Imola lo scorso mese
.
Innanzitutto mi preme ringraziare tutti i Tablers che vi hanno partecipato, la riunione, seppur informale, rappresenta il primo passo in direzione candidatura presidenziale in ogni Tavola. 

Ho visto una pro attività diffusa, si è assistito ad una moltitudine di interventi, discussione produttive e confronto su moltissimi temi. Speravo che così fosse perché volevo evitare ad ogni costo una riunione "monologo", e, per me è stata un'esperienza davvero positiva unica.

Noi Tablers, oltre al primario fine dell'appartenenza ad un club service, con tutto ciò che ne consegue, abbiamo il diritto e il dovere di far crescere la nostra associazione, con un confronto costruttivo, promuovendo le nostre iniziative divertendoci. Dobbiamo poi sempre ricordarci che il presupposto di ogni tavola rotonda è che sediamo al tavolo tutti uguali, pari tra pari.

Il cammino che abbiamo intrapreso negli ultimi anni ci sta portando sulla strada giusta, sta a noi contribuire all'attività del club, facendolo crescere e crescendo al suo interno.

Con le nostre attività di service aiutiamo chi ne ha più bisogno e lo facciamo divertendoci. 

Partecipiamo attivamente, facciamolo vivere il club, abbiamo pochi anni per godercelo appieno, non perdiamo questa occasione!

Grazie a tutti


ViT 
Filippo Zomer 
Vice Presidente Nazionale Round Table Italia  2017/2018 



RT05: Speranze di crescita!


 Carissimi Amici Tabler,
come tutti i Presidenti di Tavola, mi è stato chiesto di scrivere un pezzo per il Nostro Artù. Quando mi sono messo davanti alla tastiera devo dire che la mia prima sensazione è stata: “e adesso che scrivo?”

Beh, c’è molto da dire, nel senso che la Tavola è una realtà a cui tutti teniamo molto, in cui possiamo trovare Persone che hanno Valori simili ai nostri e con cui possiamo confrontarci, magari riuscendo a fare germogliare delle idee che altrimenti avrebbero faticato ad attecchire nella nostra dura materia grigia (eh sì, ammettiamolo: se non fossimo un po’ testardi probabilmente non saremmo qui!). Quando mi chiedono cosa sia la Tavola mi trovo spesso a citare le parole di un grande Amico, la Tavola è un posto in cui si sta bene: in mezzo ad Amici, e che dà quel valore aggiunto di fare del bene agli altri. Se avessimo solo voluto fare Service avremmo potuto entrare nella Croce Rossa; se avessimo solo voluto stare fra amici avremmo potuto andare al bar, se avessimo solo voluto fare networking saremmo potuti entrare in altre associazioni, se avessimo voluto fare business in altre associazioni diverse (e non facciamogli pubblicità!), invece siamo in Tavola dove abbiamo un po’ tutto, riusciamo a fare del Service, mentre ci divertiamo, discutere di lavoro in una situazione “senza coltello fra i denti” e perché no… magari ci scappa anche una collaborazione lavorativa.

Tutto ciò detto, nella Tavola 5 di Torino, il passaggio di collare quest’anno non è stato esattamente lineare, non essendo io il Vicepresidente dell’anno scorso, non ero il primo candidato… il nostro Vice ha infatti ben pensato di complicarsi la vita con un pargolo e con un’espansione lavorativa, per cui ha scelto di evitare di fare male i troppi lavori e di non candidarsi (parole sue, non mie…), proponendomi per la carica. La mia prima reazione è stata incredula, non avevo assolutamente pensato di ricoprire un ruolo di questa importanza, e poi lo spirito di Tavola ha avuto la meglio ed ho accettato.

Certamente non posso dire che questi primi mesi siano stati semplici, nel senso che, con la chiusura dello scorso anno sociale, la RT5 ha visto una prima diminuzione dei soci attivi per raggiunti limiti di età, e sappiamo che impietoso il calendario ci porterà all’uscita di altri Tabler alla fine di questo anno sociale. So che si tratta di una realtà, purtroppo, diffusa fra tutte le Tavole, ma per Torino questa situazione ha un sapore amaro, ed un senso di dejà-vu. La RT5 infatti era uscita pochissimi anni fa da una situazione simile.

Perché, mi chiederete, Torino una città che di sicuro non si può definire piccola, ha queste difficoltà: la risposta può sembrare strana… ma non così tanto, nel senso che Torino è una città con forte vocazione industriale, e le figure che si possono ritenere idonee per RT arrivano purtroppo tardi (anagraficamente parlando) a quella maturità e disponibilità richiesta, quindi la maggior parte dei contatti che noi Tabler abbiamo è della fascia anagrafica sbagliata! Il mondo delle professioni d’altra parte offre prima questa maturità, ma impone d’altra parte una forte lotta per emergere, per cui manca la disponibilità di tempo, che viene normalmente indirizzato ad attività di networking o ricerca business (e quindi favorisce le altre associazioni di cui sopra).


In quest’ottica gli sforzi fatti dal Comitato Nazionale sia di spingere il “brand” Round Table, sia di contattare altri club con target simili sono di ottimo auspicio, sia per la nostra Tavola che per Round Table Italia!

Vostro in Tavola 

Paolo Casellato 
Presidente RT5 Torino 2017/2018 





RT29: Il Presidente e la Tavola


Facile fare il Presidente, tanti onori ed ossequi. Un riconoscimento da parte dei tuoi stessi Tablers di capacità e “maturità”. Qualcosa che rappresenta l’apice di un percorso.
Così in parte lo vedi quando ti si presenta la possibilità di ambire alla carica: finalmente il “collare”.

Magari ci arrivi dopo un anno da Vice ed uno da Iro. Sono passaggi quasi obbligati per capire alcune dinamiche di Tavola, per sedimentare principi e valori, per conoscere e farti conoscere.

Chi ti precede dice che è una grande esperienza, che ti coinvolgerà, che sarà impegnativo ma ti ripagherà ampiamente dello sforzo, e tu ti convinci al passo. Accetti la candidatura prima e la nomina poi, e ti metti a pianificare con la squadra.

Cominci con un’apertura che possa coinvolgere le Tavole vicine e lontane, gli amici soci ed ex. Un fervere di preparativi, di accordi, di contatti. E poi comincia l’anno, le uscite, le riunioni ordinarie, le cene di Tavola, le serate con relatore.

La realtà dopo qualche mese è quella che si palesa: è impegno vero, una responsabilità ed un lavoro costante. Quello più importante da fare coi propri Tablers, che vanno spronati alla partecipazione e coinvolti. Non è semplice accontentare sempre tutti, si cerca di mediare, si mescolano situazioni di maggior impegno e serietà con altre più conviviali e “leggere”.
Ed è la parte più gratificante quando tutto il gruppo risponde bene.

Fondamentale per la riuscita dell’attività sociale è avere degli ottimi collaboratori-amici. Ed il Segretario (grazie Marco) diventa il tuo migliore alleato nonché (nel mio caso) il vero perno su cui ruotano spesso organizzazione ed operatività. Senza dimenticare il peso e il sostegno di Vice, Past ed Iro che ti soccorrono nei momenti più significativi dell’attività.
Poi viene il service ed ecco il primo impegno dell’anno da condividere con tutta la tua Tavola in maniera corale. La Colletta Alimentare è cosa di qualche settimana fa.

Tutti si rendono disponibili ed io mi trovo a raccogliere e coordinare il lavoro del gruppo. Il risultato è buono, prestiamo il nostro impegno in un piccolo supermercato e i turni si susseguono agevolmente con buona organizzazione. Raggiungiamo un risultato in linea con quello dell’anno precedente, siamo contenti e la R.O. della sera è un’altra conferma della coesione del gruppo. Si parla, si stempera la stanchezza della giornata, si scherza.

Il prossimo appuntamento è qualcosa che mancava da qualche anno alla Rt29, e sarà un momento significativo per fare gruppo e legare gli uni con gli altri dando ulteriore malgama alla compagine. Viaggio di Tavola “oltre confine”, non tutti riescono a partecipare per impegni pregressi e difficoltà ad assentarsi più giorni, ma l’adesione è buona e soprattutto lo spirito di chi parte è quello giusto. Sarà un fine settimana ricco di emozioni.

Ma questa è un’altra storia che avremo modo di approfondire una volta rientrati, magari nel prossimo editoriale a firma di un altro Tabler RT29 Rovereto!

V.I.T. 
Giulio Larcher

Presidente Rt29 Rovereto 2017/2018