Serata delle grandi occasioni per
la Round Table 45 Cremona presieduta da Domenico Maschi, che il 7 dicembre 2017
ha avuto il piacere di ospitare presso la propria sede, Locanda Torriani, il
Prof. Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review e Direttore
Esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale, oggi a capo dell’Osservatorio
sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Carlo Cottarelli
è però soprattutto un vero cremonese, e prima del suo intervento ha tenuto a
ricordarlo.
Una vita spesa in giro per il mondo, con New York come punto di
riferimento per il lavoro e la famiglia, ma con Cremona sempre nel cuore come
testimonia la recente scelta di tornare a vivere all’ombra del Torrazzo
compatibilmente con i nuovi impegni professionali.
Ai presenti non è, infatti,
scappato, il fatto di vederlo ogni tanto sugli spalti dello stadio Zini a
tifare la “sua” Cremonese, già tanto cara al padre, storico dirigente del
sodalizio grigiorosso.
La serata è stata però occasione
di parlare soprattutto di economia, "Osservato speciale: I Conti Pubblici",
questo il tema dell’intervento.
Una relazione precisa lucida e
lontano dai proclami della politica ma attenta ad affrontare il tema dei conti
pubblici in modo oggettivo e puntuale.
Ovviamente a farla da padrone è stato il
problema del debito pubblico italiano, tra i principali ostacoli alla crescita
del paese, ma utilizzato per decenni come valvola di sfogo per compensare
l’inefficienza della nostra economia.
Un sistema che oggi non può però più
trovare spazio, in quanto il rapporto deficit/PIL non renderebbe più
sostenibile il rimborso del debito alla luce del nuovo scenario economico
internazionale in cui ci troviamo.
La recessione mondiale in cui si inquadra la
nostra economia, l’attuale impossibilità di mettere in campo autonome politiche
monetarie come ai tempi della lira ed il rispetto delle regole europee
impongono un cambio di passo ed un nuovo approccio alla spesa pubblica.
Un
panorama non facile ma da affrontare con una riduzione della spesa pubblica che
vada ad eliminare i tanti sprechi ed ottimizzare le risorse. Il tutto da
coniugare con politiche economiche volte alla crescita del paese in modo
strutturale e non attraverso elargizioni spot che rischiano di essere
inefficaci. Cottarelli ha evidenziato la necessità di andare in questa
direzione, evidenziando come politiche repressive come quelle imposte dal
governo tecnico Monti sono state la giusta risposta in un momento di emergenza
straordinaria, oggi, forti di quei sacrifici non è più possibile non
intervenire sul debito salvo voler ricadere in quell'emergenza già vissuta nel
2012.
V.I.T.
Roberto dall'Olmo