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Supplemento alla Testata " Artù " periodico registrato presso il Tribunale di Bologna n.6390 del 12/01/1995

lunedì 19 febbraio 2018

RT12: Alla scoperta della cucina etiope

La Round Table Rimini si è concessa una cena eccentrica: alla scoperta della cucina etiope. Nonostante il passato coloniale in Eritrea e la breve fase di possesso dell’Etiopia,  in Italia la cucina del Corno d’Africa non è nota.

La base della cucina etiope è la injera, cioè una focaccia o una crepe molle che serve da piatto e da cibo allo stesso tempo. Tendenzialmente sopra la injera viene servita la pietanza principale che consiste in verdure e spezzatino di carne e verdure. Al ristorante altre alla injera che serve da piatto vengono forniti rotoli supplementari che serviti a parte e, strappati a brandelli, servono per portare il cibo alla bocca. Come avrete capito, le posate non fanno parte del servizio e si mangia con le mani servendosi della injera, per noi occidentali il salto a ritroso a mangiare con mani è abbastanza forte, in altri paesi è considerato normale; nei paesi arabi esiste la buona abitudine di mangiare con tre dita della mano destra: perché “con un dito mangia il diavolo, con due il profeta e con cinque l’ingordo”.

La carne offerta non sarà mai di maiale, in quanto le tradizioni etiopi, fortemente ebraicizzante considerano il maiale impuro; allo stesso modo la carne dovrebbe essere macellata col metodo kashèr. La particolarità più evidente al palato non è tuttavia la macellazione, quanto la speziatura della carne: il sapore è dato dal misto di spezie usato per la cottura: fieno greco, cardamono, coriandolo… La misutra più usata è il berberè, cioè una miscela di spezie la cui composizione è tradizionalmente: peperoncino, zenzero, chiodo di garofano, coriandolo, pimento, ruta comune, ajowan. Il sapore del berberè assomiglia ai condimenti della cucina indiana a base di curry. Avvertenza: l’utilizzo delle spezie può rendere i piatti estremamente piccanti.

La cucina etiope è una cucina “povera” attenta alle prescrizioni religiose, quindi offre anche molte opportunità di saporiti (o piccanti) piatti vegetariani.

Anche la birra servita era etiope, la “San Giorgio” (in amarico Bete Giyorgis), che non sfigura nonostante la provenienza esotica.


I soci e gli amici della RT12 Rimini si sono ritrovati al Ristorante Etiope Addis, presso l’Hotel Rigobello a Riccione e hanno condiviso in amicizia e tolleranza i sapori esotici dell’Abissinia. 

No tutti hanno rischiato di mangiare con le mani,ma anche usando forchetta e coltello la cena etiope è stata una serata piacevole per stringere nuovi legami di amicizia.

V.i.T. 
Luca Bianchi Presidente RT12 Rimini 





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